Il testo del bollettino fitosanitario dell’olivo emesso dalla Regione dell’Umbria – Servizio Fitosanitario regionale
Bollettino fitosanitario olivo n. 2 del 21.07.2017
Fase fenologica: indurimento del nocciolo (BBCH:75)
Andamento climatico: possibile temporaneo peggioramento tra il 25 e il 26 luglio www.cfumbria.it (protezione civile)
Le condizioni atmosferiche sono tali, per ora, da non rendere necessari interventi fitosanitari sia in agricoltura biologica che integrata. Se le condizioni climatiche dovessero cambiare la situazione è comunque sotto attento controllo da parte dei tecnici delle Associazioni olivicole (APROL–Perugia, ASSOPROL e OPOO) e verranno date tempestivamente le indicazioni necessarie.
Risultati del monitoraggio: Dalle analisi delle trappole a feromone emerge che le catture di maschi adulti, rilevate nelle diverse zone, non sono significative.
Risultati del campionamento: Le condizioni atmosferiche sono avverse allo sviluppo della mosca. Si ricorda che lo sviluppo della mosca è fortemente legato alla temperatura atmosferica, infatti gli sfarfallamenti iniziano a 14-18°C; la soglia termica inferiore per lo sviluppo degli stadi giovanili è di 9- 11°C, mentre quella superiore è di 31-33°C. Inoltre un accumulo termico superiore ai 31°C di circa 70 ore determina l’abbassamento numerico delle popolazioni, l’arresto dell’attività riproduttiva degli adulti ed il riassorbimento delle uova. Queste caratteristiche legate all’andamento climatico rendono lo sviluppo di questo fitofago diverso da zona a zona in relazione alla latitudine, all’altitudine, all’orientamento di ogni singolo appezzamento e diverso da un anno all’altro.
Consigli di difesa: Qualora le condizioni climatiche dovessero variare (pioggia e temperature tra 20 e 30 gradi) si consiglia di mantenersi pronti per effettuare eventuali interventi che potrebbero essere indicati nei prossimi bollettini fitosanitari settimanali. Di seguito si riportano le strategie di difesa distinguendo in base all’indirizzo aziendale per essere pronti nel caso in cui le condizioni dovessero cambiare.
Nella difesa dalla mosca olearia si possono adottare 2 possibili strategie:
preventiva o adulticida, strategia di difesa per le aziende che adottano il metodo biologico, che consiste nell’eliminare gli adulti prima che depongano le uova all’interno delle olive. Diverse sono le possibilità tra cui: trappole innescate con attrattivi alimentarti, feromone ed insetticida, oppure trattamenti con piretrine naturali. Anche i prodotti rameici, utilizzati per la cura dell’occhio di pavone, patologia funginea, possono esercitare un’azione efficace collaterale nei confronti della mosca, ma ad oggi il prodotto che ha dato i migliori risultati è lo Spinosad. Il trattamento a base di Spinosad va comunque ripetuto dopo ogni pioggia, e sono ammessi massimo 8 trattamenti in 1 stagione.
La seconda strategia di difesa possibile nei confronti della mosca è quella curativa che consiste nell’eliminare le giovani larve una volta che si sono sviluppate all’interno delle olive. La soglia d’intervento è di 8 tra uova e larve giovani riscontrate all’interno di un campione di 100 olive (10 olive/pianta X 10 piante, prelevate a caso, ad altezza uomo e settimanalmente). Qualora fosse raggiunta la soglia di tolleranza dell’8%, i disciplinari di difesa integrata indicano i principi attivi utilizzabili con attività citotropica, cioè efficaci contro le larve all’interno delle drupe. I principi attivi disponibili sono: Dimetoato – Fosmet – Imidacloprid.
Indipendentemente dalla strategia di difesa adottata, preventiva o curativa, l’elemento fondamentale è la tempestività d’intervento. Con il metodo preventivo, fondamentale per la difesa biologica, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nocciolo, alle prime catture all’interno delle trappole a feromone, se le condizioni atmosferiche sono sotto 30° di temperatura e con notevole umidità atmosferica, si deve effettuare il trattamento al più presto con Spinosad o con altri prodotti ammessi in biologico, per non correre il rischio che l’infestazione non sia più controllabile. Con il metodo curativo è altrettanto importante la tempestività in quanto le larve non devono svilupparsi oltre il II° stadio per non arrecare danni alle olive.
I principi attivi ammessi dal disciplinare di difesa integrata e le limitazioni sono riportati in tabella :
DIMETOATO Tempo di carenza 28 a 35 gg Disciplinare regionale max 2 trattamenti/anno
FOSMET Tempo di carenza 30 gg Disciplinare regionale max 1 trattamenti/anno
IMIDACLOPRID Tempo di carenza 28gg Disciplinare regionale max 1 trattamenti/anno
Si ricorda che l’efficacia di un larvicida è intorno ai 15/20 gg, quindi effettuare trattamenti “preventivi”, prima del raggiungimento della soglia dell’8% non avrebbe nessuna utilità. Si ricorda l’importanza di rispettare il tempo di carenza, ossia il tempo che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e l’inizio della raccolta.
Tutti i bollettini fitosanitari relativi alla difesa dell’olivo saranno reperibili nel sito della Regione dell’Umbria nella sezione documenti al seguente indirizzo : www.regione.umbria.it/agricoltura/difesa-integrata